Da Pianeta san Lorenzo |
San Lorenzo, da sempre luogo di incontro di persone in cui diversi modi di vivere si incontrano, ognuno con un diverso punto di vista del territorio. Il nome stesso delle strade, vie nominate con i diversi popoli conquistati dagli antichi romani, ci parla di come Roma sia una città che ingloba nel suo continuo ampliarsi.
La anime del quartiere sono tante ed a volte contrapposte, come anziani e giovani, chi produce e chi consuma, chi costruisce e chi distrugge. Volendo complessificare possiamo dire che le diverse ondate di immigrazione del quartiere sono state ognuna portatrice di caratteristiche peculiari. Negli anni '70 sono arrivati gli artisti nel pastificio Cerere, così come nei primi anni del '900 sono arrivati in moltissimi dalla provincia di Roma e dal sud Italia per diventare operai nelle numerose fabbriche del quartiere. Nel dopo guerra in molti sono andati via dal quartiere, così come negli anni '90 è stata la volta degli studenti.
Ma se tutto ciò è noto a tutti ed è assodato che a san Lorenzo ci sono varie anime che convivono, diverso è dire che queste “subculture” difficilmente hanno strumenti per capirsi e comunicare tra loro, perse come sono ognuna nei propri simboli e nel proprio linguaggio (o slang per i più giovani).
Gli abitanti di questi diversi pianeti si riconoscono tra loro come abitanti dello stesso sistema solare? Si ignorano? Si odiano? Si disprezzano? Si conoscono?
Noi facciamo l'ipotesi che sono legati tra di loro da simbolizzazioni del contesto simili, quindi compatibili, ma diversissime allo stesso tempo.
Questo sito è perciò proposto come uno strumento per raccontare queste realtà del quartiere, permettendo così alle diverse parti di conoscersi e perché no divertirsi a scoprire che diverse appartenenze sono simultaneamente contenute nel quartiere, cioè entro il perimetro composto dalla stazione Termini, lo scalo merci, la città universitaria e mura aureliane. Questa è la ricchezza del quartiere: la possibilità che tante diversità coesistano quasi biologicamente, come se stessimo parlando di un universo biologico tutto da esplorare.
Rappresentare le storie di questi diversi gruppi, con foto, racconti, disegni, o perché no suoni, il tutto organizzato in cartoline è la proposta che facciamo agli abitanti del quartiere interessati a gettare uno sguardo divergente sul territorio che quotidianamente osserva.
Le cartoline che rci immaginiamo rappresentano il quartiere, anche in modo divertente, in modo che possano essere scambiate, regalate, spedite, collezionate, usate come post-it, come sotto bicchiere, o come si preferisce in modo che tutti (o quasi tutti) le conoscano o le possiedano.
Il tutto è una cosa che ci diverte abbastanza...
Presto in arrivo la cartolina numero ZERO, o alfa se preferite, la pietra miliare del percorso che pensiamo.
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